L’Antartide si scioglie: i mari salgono di 8 mm in 25 anni

di Daniele Melini

L’aumento dei gas serra (anidride carbonica, metano) in atmosfera costituisce una fonte di preoccupazione per l’andamento del clima in questo secolo. A questo aumento corrispondono degli scenari climatici che vedono un aumento globale della temperatura, un incremento nello scioglimento delle calotte glaciali polari ed un conseguente innalzamento del livello del mare.

Si stima che un ipotetico scioglimento complessivo delle calotte polari dell’Antartide porterebbe ad un innalzamento del livello medio del mare di 58 m.

In uno studio appena pubblicato su Nature, un team internazionale di ricercatori da 44 paesi, ha combinato osservazioni da satellite e modelli geofisici della dinamica dei ghiacci antartici per ottenere la stima più precisa ad oggi disponibile del tasso di scioglimento. I risultati indicano che, nei 25 anni compresi dal 1992 al 2017, l’Antartide ha complessivamente perso 2.700 miliardi di tonnellate di ghiaccio, corrispondenti ad un aumento medio del livello marino di circa 8 millimetri. Inoltre, i dati indicano una forte accelerazione del tasso di scioglimento, che è passato dai 49 miliardi di tonnellate l’anno nel periodo 1992-97 ai 219 del periodo 2012-17.

Il collasso del ghiacciaio Larsen-B nella penisola antartica, avvenuto all’inizio del 2002, visto dal satellite Terra della NASA, Credit: NASA/Goddard Space Flight Center

Daniele Melini, dell’INGV, e Giorgio Spada dell’Università di Urbino, hanno partecipato a questo studio elaborando i modelli del sollevamento della crosta terrestre su cui poggiano i ghiacciai in risposta al loro scioglimento. Questi movimenti infatti contribuiscono al segnale osservato e devono essere rimossi per isolare il dato relativo al solo scioglimento dei ghiacci.

Considerando che il 40% della popolazione mondiale vive in aree costiere, sviluppare ricerche multidisciplinari sui cambiamenti climatici e sulle variazioni di livello marino è di fondamentale importanza per elaborare scenari precisi sull’evoluzione futura del clima e sui conseguenti impatti sulle società umane.


Foto di copertina di Leonardo Sagnotti, ©PNRA

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