Stenone e la nascita della geologia moderna

Niccolò Stenone nacque a Copenaghen il 1°gennaio 1638. Specialmente per gli studi condotti è considerato il padre della geologia ed in modo particolare della stratigrafia.

In Toscana, analizzando alcuni corpi rocciosi, formulò il Principio di sovrapposizione. Generalmente uno strato roccioso, depositato in un intervallo di tempo, è sovrapposto ad un altro. Affermò quindi che ogni strato può essere considerato più antico di quelli sovrastanti e più giovane di quelli che si trovano al di sotto.

Stenone fu anche il primo a interpretare la vera natura dei fossili, ossia resti di animali o vegetali vissuti precedentemente e rinvenuti nelle rocce.

Basando i suoi studi sull’osservazione delle forme degli oggetti, riuscì a risolvere il dilemma della glossopetra (lingua di pietra).  La glossopetra è ritenuta, fino ad allora, una pietra provenienti dal cielo con proprietà magica e curativa. Uno squalo di grande dimensioni è recuperato nelle acque di Livorno nel 1666. Ferdinando II de’ Medici, Granduca di Toscana, inviò il suo “Fisico di corte” Stenone, per esaminare il reperto dopo essergli giunta la notizia. Stenone, analizzando la testa dello squalo, trovò una grande somiglianza dei denti con la glossopetra. Riuscì così a dare una spiegazione scientifica e una descrizione accurata sulla trasformazione nel tempo.

Un altro principio introdotto da Stenone fu quello della formazione a stampo. Quando un solido naturale è racchiuso in un altro, è possibile dedurre quale dei due si sia formato per primo osservando l’impronta dell’uno sull’altro. Ad esempio, può essere dedotto che le conchiglie fossili si solidificarono prima degli strati che le hanno ricoperte, poiché lasciarono l’impronta in questi ultimi. All’opposto, le rocce circostanti si solidificarono prima delle vene di calcite che corrono al loro interno, poiché esse riempiono gli spazi.

Stenone sulla base dei principi da lui enunciati, identificò un criterio per svelare la struttura e la storia della Terra mediante una scala cronologica relativa. Stenone delineò così la scala dei tempi geologici considerando una grande quantità di strati, di rocce e fossili.

De solido intra solidum naturaliter contento Dissertationis prodromus, dedicato a Ferdinando II, è pubblicato a Firenze nel 1669. È considerato per molti l’opera di fondazione della geologia moderna ed è una delle pietre miliari della letteratura geologica.

In questa opera è formulata anche la Legge di Stenone, nota tra chimici, cristallografi ed esperti di scienza dei materiali. Essa stabilisce che gli angoli tra due facce corrispondenti di cristalli o minerali sono costanti e caratteristici di quella specie cristallina.

Niccolò Stenone è stato beatificato il 23 ottobre 1988 da Giovanni Paolo II. Nella primavera del 2021 la Santa Sede ha proclamato Stenone patrono dei geologi italiani, rispondendo alla richiesta del Consiglio Nazionale dei geologi italiani sostenuta dal priore della Basilica di San Lorenzo, mons. Marco Domenico Viola e dal cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze.

a cura di Maria Di Nezza e Chiara Caricchi