Misteri Magnetici nel Sistema Solare: Alla Scoperta dei Campi Planetari

Sebbene sulla Terra ci affidiamo al campo magnetico per la navigazione, esistono pianeti dove sarebbe facile perdersi. Il campo magnetico terrestre è cruciale per proteggerci dalle radiazioni cosmiche, ma non tutti i pianeti godono di questa difesa

 di Paola De Michelis

Tutti sappiamo usare una bussola, affidandoci così al campo magnetico per orientarci. Ma forse non tutti sanno che il campo magnetico terrestre è cruciale soprattutto per un altro motivo. Ci protegge costantemente dalle radiazioni cosmiche, garantendo così sul nostro pianeta le condizioni ottimali per il prosperare della vita. Ma non tutti i pianeti hanno la fortuna di godere di questa difesa!

Come si differenziano i campi magnetici dei pianeti nel nostro sistema solare?

 I campi magnetici planetari variano ampiamente tra i diversi pianeti, riflettendo le diverse caratteristiche dei corpi celesti. Nei pianeti rocciosi come la Terra, Mercurio, Venere e Marte, il campo magnetico si forma principalmente dall’interazione tra materiali conduttori interni e la rotazione planetaria.

Nei giganti gassosi come Giove e Saturno, invece, la storia è diversa. Si pensa che i loro campi magnetici, dato che questi giganti sono composti principalmente da idrogeno ed elio senza una superficie solida, siano generati da correnti di idrogeno metallico all’interno dei loro mantelli gassosi. Questi campi magnetici sono incredibilmente potenti: Giove, ad esempio, vanta un campo magnetico circa 20.000 volte più intenso della Terra. Saturno, sebbene meno intenso, mantiene comunque un magnetismo notevole.

quali pianeti hanno campi magnetici?
Dimensioni planetarie a confronto: da sinistra a destra – Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone, quest’ultimo come pianeta nano. Giove è 11 volte più grande della Terra, mentre il Sole supera di 10 volte il diametro di Giove. Plutone è leggermente meno di un quinto delle dimensioni terrestri. La scala delle posizioni rispetto al Sole non è rispettata [Credit: NASA/Lunar And Planetary Institute]
Tuttavia, non tutti i pianeti possono contare su campi magnetici così intensi. Mercurio, con la sua lenta rotazione, mostra un campo magnetico debole. Venere, invece, sembra non possedere un campo magnetico globale, forse a causa di una limitata attività di convezione nel suo nucleo interno fuso. Allo stesso modo, Marte presenta segni di un campo magnetico frammentato e debole, sebbene in passato ne avesse uno; col tempo, però, il suo interno si è solidificato, compromettendo la forza del campo magnetico.

L’inclinazione del campo magnetico rispetto l’asse di rotazione è importante

Una peculiarità affascinante dei campi magnetici planetari è la loro inclinazione rispetto all’asse di rotazione dei pianeti. Questa diversa angolazione ha un ruolo cruciale nel comportamento magnetico planetario e nell’interazione con lo spazio circostante.

Sulla Terra, con un campo magnetico inclinato di circa 9 gradi rispetto all’asse di rotazione, il campo mantiene nel tempo una configurazione stabile che ci protegge in modo continuativo dalle radiazioni cosmiche e dal vento solare.

Invece, su Urano, dove l’inclinazione del campo magnetico è di circa 60 gradi rispetto all’asse di rotazione, il campo magnetico sembra muoversi lateralmente rispetto al modo di rotazione del pianeta. Questo movimento crea oscillazioni nel campo magnetico, generando effetti magnetici unici e complessi che influenzano le interazioni con il vento solare.

Il vento solare  costituito da particelle cariche provenienti dal Sole, interagisce con il campo magnetico planetario, formando una sorta di guscio magnetico chiamato magnetosfera. L’orientamento dell’asse magnetico gioca un ruolo fondamentale nella forma e nella stabilità di questa magnetosfera, influenzando la difesa del pianeta dal vento solare e plasmando l’ambiente spaziale circostante.

campi magnetici planetari
Campo magnetico: Inclinazione dell’asse (in rosso) rispetto all’asse di rotazione (in bianco) di alcuni pianeti nel sistema solare

Campi magnetici planetari e abitabilità

I campi magnetici planetari svolgono un ruolo cruciale nell’atmosfera e nella protezione planetaria. Influenzano la capacità di mantenere un’atmosfera densa, proteggendo i pianeti dalle radiazioni cosmiche e dal vento solare. L’assenza o la debolezza dei campi magnetici planetari può incidere sull’abitabilità di un pianeta e sull’esistenza di acqua liquida in superficie. Ad esempio, la mancanza di un campo magnetico significativo su Venere potrebbe aver contribuito allo stato attuale della sua atmosfera estremamente ostile, caratterizzata da temperature superficiali incredibilmente alte e una densa copertura di anidride carbonica.

Un’immagine di Venere risultato di dati provenienti dal satellite Magellano della NASA e dal Pioneer Venus Orbiter. [Crediti: NASA/JPL-Caltech]

Le missioni spaziali e la nostra comprensione dei campi magnetici planetari

Le missioni spaziali sono state cruciali per studiare i campi magnetici dei pianeti del nostro sistema solare. La missione Cassini-Huygens ha fornito dati chiave esplorando Saturno, i suoi anelli e lune. Le sonde Voyager 1 e 2 hanno esplorato vari pianeti, offrendo informazioni sui campi magnetici di Giove, Saturno, Urano e Nettuno. La sonda Galileo e la missione Juno hanno ampliato la comprensione del campo magnetico di Giove e delle sue lune. La Mars Global Surveyor si è dedicata allo studio del campo magnetico marziano, mentre missioni come Cluster e THEMIS hanno esplorato i fenomeni magnetici nello spazio, contribuendo a comprendere le interazioni tra il vento solare e i campi magnetici planetari.

Nell’immagine, la sonda Cassini-Huygens lanciata il 15 ottobre 1997 con il compito di studiare il sistema di Saturno, comprese le sue lune e i suoi anelli. Questa missione interplanetaria è stata un progetto collaborativo che ha coinvolto tre agenzie spaziali NASA, ESA e ASI [Credit: ESA]

L’importanza della ricerca

L’analisi e la comprensione approfondita del campo magnetico terrestre hanno giocato e giocano un ruolo fondamentale in questo campo di ricerca in quanto ci consentono di elaborare teorie e modelli essenziali per interpretare e comprendere i campi magnetici presenti nel nostro sistema solare e al di là di esso. Questo campo di ricerca in continua evoluzione apre nuove strade nella comprensione dei misteri nascosti degli ambienti spaziali e delle intricatissime relazioni tra i pianeti e il loro magnetismo. La ricerca continua sull’argomento non solo migliora la nostra conoscenza sulla diversità e sull’evoluzione dei pianeti, ma offre anche una preziosa prospettiva sull’abitabilità e sulla potenziale presenza di vita al di là della Terra.


 

 

 

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