Luigi Ferdinando Marsili il padre della moderna oceanografia

La vita dell’illustre scienziato riassunto in una storymap dalle ricercatrici INGV

di Sara Garvani e Marina Locritani

Il 10 Luglio del 1658 nasceva a Bologna il Conte Luigi Ferdinando Marsili, un uomo che dedicò parte della sua vita al “mestiere delle armi”, ma anche all’osservazione scientifica. Combatté sotto l’impero asburgico e per papa Clemente XI, fece, però, anche parte delle maggiori accademie scientifiche europee del tempo e nella sua città natale fondò l’Istituto delle Scienze e delle Arti liberali presso la sede di Palazzo Poggi, dove oggi è ubicata l’Università di Bologna.

Ritratto del Conte Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730).

Bisogna sottolineare come, tra le operazioni di guerra e le missioni diplomatiche, Marsili ebbe sempre modo di assecondare la sua inclinazione per le scienze naturali. Continuò infatti in quegli anni a raccogliere osservazioni naturalistiche ed erudite in una serie di appunti, dai quali in seguito attinse per le sue opere più importanti. In quanto responsabile della fonderia militare di Vienna dal 1685, condusse ad esempio una serie di esperimenti e studi sulla fisica e sulla chimica dei metalli, oltre che sulla balistica, per migliorare la qualità e la precisione dei cannoni dell’esercito imperiale. Inoltre, nei suoi continui spostamenti tra l’Europa centrale e balcanica, ebbe l’occasione di acquistare o procurarsi manoscritti e stampati rari, molti dei quali confluirono poi nella sua importante collezione di codici orientali.

Tavola estratta dal volume Histoire Physique de la Mer di L.F. Marsili, 1725.

Promotore dello studio “sul campo”, indagò in prima persona vari fenomeni naturali, prendendo lui stesso le misure in situ in modo continuativo e proseguendo poi l’analisi nel suo laboratorio. Si interessò a molteplici e disparati ambiti delle scienze, fu particolarmente attratto dal mondo sottomarino, dedicandosi per alcuni anni all’analisi dei coralli, allo studio delle correnti nel Bosforo Tracio, e ai fenomeni mareali. La sua prima opera importante sullo studio del mare fu da lui elaborata in giovane età, durante l’esperienza diplomatica a Costantinopoli, e si tratta delle “Osservazioni intorno al Bosforo Tracio ovvero Canale di Costantinopoli Rappresentate in lettera alla Sacra Reale Maestà di Cristina Regina di Svezia”. Un’altra opera molto famosa di Marsili è l’Histoire physique de la mer, che venne pubblicata ad Amsterdam nel 1725, corredata di 40 tavole di grandi dimensioni rappresentanti alghe e coralli e 12 carte ripiegate con i profili della costa e del fondale, oltre ai dati di salinità e temperatura del mare. Anche in questo caso Marsili partì da un periodo di osservazioni e studi sperimentali, effettuati durante il suo soggiorno in Provenza, a Cassis, tra il 1706 e il 1708. È considerato per tali opere il “padre dell’oceanografia” ed a lui è dedicato il Vulcano sottomarino Marsili, il gigante del Mar Tirreno, il più grande vulcano sommerso d’Europa.

Batimetria del Mar Tirreno, in cui si può vedere la collocazione del Vulcano Marsili. Crediti: Emodnet.

I punti salienti della vita di Marsili sono riassunti in questa storymap


 

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