ClimarisQ: un gioco per comprendere i cambiamenti climatici

Quasi ogni giorno sentiamo parlare di riscaldamento globale, eppure ancora non si comprende l’urgenza di un’azione decisa e collettiva per mitigarne gli effetti sul nostro pianeta. ClimarisQ è un gioco che mette in luce la complessità del sistema climatico e la necessità di strategie di mitigazione urgenti.

di Tommaso Alberti

Il sistema climatico è un sistema complesso composto da cinque componenti principali che interagiscono in maniera non lineare tra di loro e che presentano fenomeni su diverse scale spazio-temporali. Tali componenti sono: l’atmosfera (ovvero lo strato gassoso), la litosfera (ovvero le superfici continentali), l’idrosfera (oceani, laghi, fiumi), la criosfera (ghiaccio terrestre o marino, copertura nevosa), e la biosfera (organismi viventi nell’aria, sulla terra e negli oceani).

Anche se semplificato, il sistema climatico rimane complesso e soprattutto caotico. Piccole perturbazioni nelle condizioni iniziali possono portare grandi ripercussioni talvolta imprevedibili. Capirne i meccanismi aiuta a comprendere la necessità di mettere in atto strategie di mitigazione. 

La percezione del cambiamento climatico: ClimarisQ

In questo quadro, al fine di sensibilizzare e simulare la percezione del cambiamento climatico, un ricercatore del CNRS Davide Faranda ha ideato ClimarisQ, un gioco per smartphone e piattaforme web che ha lo scopo di evidenziare la complessità del sistema climatico e l’urgenza di un’azione collettiva per limitare il cambiamento climatico.

In ClimarisQ i giocatori devono prendere decisioni per limitare la frequenza e gli impatti di eventi estremi prendendo atto dell’impatto sulla società utilizzando modelli climatici reali.

l concetti, le domande poste e la difficoltà del gioco sono pensati per studenti delle scuole superiori. È possibile utilizzare due modalità di gioco diverse: “single-player” e “multi-player”.

L’obiettivo del gioco

L’obiettivo è quello di esplorare gli effetti delle scelte di mitigazione e adattamento agli eventi climatici estremi a livello locale, regionale e globale.

I giocatori devono prendere decisioni e verificarne l’impatto sull’economia, la politica e l’ambiente. Devono affrontare imprevisti dovuti al verificarsi di eventi estremi (ondate di caldo, ondate di freddo, forti piogge e siccità) generati da un modello climatico reale, rendendosi così conto di quanto e quale impatto abbiano le decisioni prese. Devono quindi cercare di bilanciare, con le scelte fatte, gli indicatori di “popolarità”, “ecologia” e “finanza” il più a lungo possibile per rimanere in gioco. Dovranno completare tutte le missioni previste costringendoli ad esplorare climi diversi.

Il gioco

ClimarisQ include un generatore di eventi estremi realistici (ondate di calore e di freddo, forti piogge e siccità) costruito a partire dai dati di diversi modelli climatici proposti dall’Intergovernmental panel of Climate Change (IPCC), l’organo che esamina e valuta le più recenti informazioni scientifiche, tecniche e socio-economiche prodotte in tutto il mondo per la comprensione dei cambiamenti climatici.

All’inizio del gioco i partecipanti possono scegliere lo scenario in cui muoversi in base alla quantità di anidride carbonica presente in atmosfera (PPM, parti per milione) e hanno sotto gli occhi il numero di turni del gioco di sopravvivenza.

Questi elementi stimolano la riflessione sul cambiamento climatico e motivano il giocatore a fare meglio la partita successiva. Grazie ai pericoli introdotti dagli eventi estremi e dalle carte, ogni partita è diversa!

Rappresentazione degli impatti climatici estremi per diversi scenari di emissione di anidride carbonica con i relativi incrementi di temperatura

ClimarisQ è un gioco e uno strumento educativo che aiuta a capire:

  1. l’urgenza di un’azione collettiva per limitare gli effetti negativi del cambiamento climatico (limitare le emissioni di gas serra);
  2. la molteplicità delle componenti del clima che interagiscono tra di loro in maniera non lineare;
  3. i fattori di imprevedibilità nella previsione e proiezione di eventi meteorologici estremi (luoghi e tempi sono imprevedibili ma le loro frequenze sono prevedibili).
Rappresentazione degli obiettivi pedagogici del gioco

ClimarisQ è disponibile in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e italiano) ed è nato da un progetto di mediazione scientifica CNRSAMCSTIISC-PIF.

Per giocare all’ultima versione Web di ClimarisQ clicca qui!

Scarica e gioca all’ultima versione Android/Google di ClimarisQ! clicca qui!

Trovi l’ultima versione IOS/Apple di ClimarisQ clicca qui!


Approfondimento

Cosa sono i sistemi caotici?

Sistemi caotici come il clima, sebbene governati da leggi deterministiche, sono capaci di esibire un comportamento apparentemente casuale nell’evoluzione temporale delle loro variabili. Nel 1963, il meteorologo americano Edward N. Lorenz propose un modello della convezione atmosferica senza turbolenza con tre equazioni deterministiche. Questo gli permise di dimostrare, per la prima volta, l’effetto farfalla, un segno distintivo di un comportamento caotico illustrato dalla domanda: “Il battito d’ali di una farfalla in Brasile può scatenare un tornado in Texas?”. Questa affermazione “astratta” ha di per sé una diretta implicazione pratica in tutti i sistemi caotici e soprattutto nel sistema climatico. Infatti, la caoticità del sistema climatico implica che le previsioni climatiche sono impossibili: non possiamo determinare come sarà il tempo il 01 gennaio 2098! 

Imprevedibilità e clima

Anche se la caoticità impedisce di fare previsioni climatiche esatte, l’esistenza del caos nel clima ci permette di fare proiezioni: guardando l’insieme dei possibili comportamenti del sistema per una data futura possiamo determinare il valore più probabile delle variabili meteorologiche per una certa data nel futuro, ad esempio quale sarà la probabilità che la temperatura superi i 15 °C il 01 Gennaio 2098. 

Il clima tra passato e futuro

La storia della Terra è stata caratterizzata da diverse variazioni climatiche che hanno portato il nostro Pianeta ad attraversare periodi globalmente più freddi (ere glaciali) alternati a periodi in cui la temperatura media della superficie aumentava globalmente (ere interglaciali). Queste variazioni sono dovute principalmente a cambiamenti periodici nella struttura orbitale del nostro Pianeta. Nel corso del XX secolo, però, si è osservato un aumento anomalo delle temperature medie della superficie terrestre comunemente chiamato in climatologia riscaldamento globale che indica il cambiamento del clima terrestre in gran parte attribuito all’emissione di quantità crescenti di gas serra nell’atmosfera terrestre (con un conseguente aumento dell’effetto serra) e ad altri fattori che la comunità scientifica ha identificato come attribuibili all’attività umana.

L’effetto serra

Esiste infatti un effetto serra naturale e un altro di origine artificiale/antropogenico. Quello naturale è essenziale per la vita sulla Terra (altrimenti la temperatura sarebbe di circa -18 °C): la Terra riceve la radiazione solare e l’atmosfera e la superficie della Terra emettono in cambio una radiazione infrarossa che le nuvole e i gas serra (vapore acqueo, anidride carbonica, ozono e metano i più importanti) assorbono e riemettono in gran parte verso il suolo. Dalla rivoluzione industriale in poi, però, l’attività umana ha portato ad una produzione eccessiva di anidride carbonica (effetto serra antropogenico) e la sua concentrazione è aumentata massicciamente negli ultimi 150 anni, alterando l’equilibrio dell’ambiente. A causa dell’aumento globale della temperatura, le calotte polari stanno fondendo e il livello dei mari sta aumentando, causando uno sconvolgimento climatico senza precedenti. Non solo, si osservano fenomeni climatici estremi sempre più frequentemente come inizio tardivo della stagione delle piogge, cessazione anticipata delle piogge e maggiore frequenza di fenomeni di siccità, ondate di calore, un numero maggiore di uragani e/o un aumento del numero di Medicanes (uragani che si sviluppano nel Mediterraneo) che producono effetti significativi sull’agricoltura, sull’economia e sulla nostra salute.


 

Scopri di più da INGVambiente

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading