Albero di Natale: naturale o artificiale?

Anche quest’anno in molte case i regali verranno scartati  davanti ad un albero di Natale. Qual è l’albero di Natale sostenibile? un albero naturale o un albero artificiale? Entrambi i casi sembrano avere vantaggi e svantaggi sull’ambiente. 

di Maria Di Nezza 

L’albero di Natale è la più diffusa e radicata tradizione natalizia in molti paesi occidentali. Quando arriva però il momento di preparare l’albero, ogni anno ci poniamo sempre la stessa domanda: “è meglio un albero naturale o un albero artificiale?”

Molti pensano che l’abete tradizionale sia migliore, altri sono a favore dell’albero artificiale, riutilizzato anno dopo anno. Qualcuno sostiene che il vero ambientalista dovrebbe raccogliere la pianta selvatica nel bosco. I più radicali hanno persino suggerito di smettere del tutto di allestire gli alberi a Natale. 

Qual è l’albero di Natale sostenibile? Naturale o artificiale? Quale tipo ha una impronta di carbonio più bassa?

Cosa dice la scienza?

Nel 2008 un team di ingegneri canadesi ha condotto uno dei primi studi per cercare di rispondere alla domanda utilizzando un approccio scientifico attraverso l’analisi del ciclo di vita per i due tipi di albero valutando quale potesse essere l’impatto sull’ambiente dei materiali e i processi industriali, incluso lo smaltimento a fine vita (Life Cycle Assessment, LCA).

Lo studio ha preso in considerazione la produzione di alberi naturali della provincia del Quebec, a circa 150 km a sud-est di Montreal, dove si hanno le maggiori aziende specializzate al mondo. Gli alberi artificiali considerati nello studio, realizzati in acciaio e PVC, sono invece prodotti nella Repubblica Popolare Cinese (PRC) con processi estrattivi e lavorazioni industriali con elevato impatto sull’ambiente (materie prime non rinnovabili).

Dal momento che l’albero artificiale può essere riutilizzato più volte, le osservazioni sono state basate su un arco temporale di 6 anni, vita media dell’albero artificiale in Nord America, considerando alberi di 2.10 m in altezza.

Nel 2019 il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) e il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIEF) dell’Università di Firenze hanno avviato uno studio analogo, ancora in corso, sulla filiera dell’albero di Natale in Italia. Anche in questo caso è stata considerata l’analisi del ciclo di vita degli alberi (LCA). I primi risultati sono riferiti alla distribuzione degli alberi nella città di Firenze considerando le emissioni di anidride carbonica equivalente (CO2e) in atmosfera relativa a tre tipi di alberi di 1,5 m in altezza: 

  • naturale: colline del Casentino, a circa 62 km a sud-est di Firenze, compostato a fine vita;
  • artificiale: modello base di PVC, prodotto in PRC, smaltito in discarica;
  • artificiale: modello premium di PVC più folto di quello base, prodotto in PRC, smaltito in discarica.

Canada: naturale o artificiale?

Dallo studio canadese emergono risultati pro e contro un tipo di albero rispetto all’altro. In particolare:

  • l’albero artificiale ha degli effetti negativi tre volte maggiore sul cambiamento climatico e sull’esaurimento delle risorse rispetto a l’albero naturale
  • Gli effetti sulla salute umana sono pressoché equivalenti per le due tipologie di alberi. 
  • L’albero artificiale ha un impatto migliore, di quasi quattro volte, sulla qualità dell’ecosistema rispetto all’albero naturale.
Confronto degli effetti relativi sull’ambiente per quattro categorie di danno durante le principali fasi del ciclo di vita di un albero artificiale (rosso) e di un albero naturale (verde). Da Couillard et al, 2009.

Nel considerare l’immissione di anidride carbonica equivalente (CO2e) in atmosfera, l’albero naturale contribuisce con un apporto significativamente inferiore (circa il 39%) rispetto all’albero artificiale. Poiché la parte più critica si ha durante la fase di produzione dell’albero artificiale, dallo studio risulta che questa soluzione diventa la migliore soltanto nel caso in cui l’albero sia riutilizzato più di 20 volte. 

Riutilizzato più di 20 volte, l'albero artificiale diventa un'opzione migliore rispetto al caso dell’albero naturale acquistato ogni anno, in termini di emissione di CO2 e. Da Couillard et al, 2009
Riutilizzato più di 20 volte, l’albero artificiale diventa un’opzione migliore rispetto al caso dell’albero naturale acquistato ogni anno, in termini di emissione di CO2 e. Da Couillard et al, 2009

Italia: naturale o artificiale?

I risultati preliminari ottenuti dai ricercatori dell’Università di Firenze, in qualche modo, sono analoghi ai precedenti. Evidenziano come gli alberi artificiali abbiano un’impronta meno green  in confronto all’albero naturale, in termini di apporto di  CO2e legate a materie prime e ai processi produttivi. Più precisamente, a parità di caratteristiche dimensionali ed estetiche, un albero naturale comporta 0,522 kg di CO2e, rispetto ad un albero artificiale, con ben 19,4 kg (CO2e)  per la sua produzione. Ovviamente il trasporto dalle zone di produzione incide ulteriormente sul bilancio totale di emissioni e, nel caso di alberi artificiali, prevalentemente provenienti dalla RPC, vi è sempre questo contributo aggiuntivo rispetto alla filiera “corta” dell’albero naturale. 

Dallo studio italiano emerge  una situazione confrontabile quando si considerano tre  diversi casi, in termini di emissioni:

  • sostituendo tutti gli anni l’albero di Natale naturale, 
  • utilizzando almeno 11 volte lo stesso albero modello base 
  • utilizzando almeno 29 volte lo stesso albero premium.  

E’ evidente che un albero di Natale artificiale di tipo premium risulta avere un impatto estremamente rilevante con tempi di pareggio difficilmente raggiungibili. In questo caso è senz’altro più conveniente, da un punto di vista ambientale, optare per un albero naturale. 

Quanto è green l’albero di Natale?

L’albero naturale è in conclusione l’opzione migliore rispetto a quello artificiale, in particolare per quanto riguarda gli effetti, a lungo termine, sul cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse. Per coloro che desiderassero comunque utilizzare un albero artificiale,  volendo ridurre l’impatto sull’ambiente, il suggerimento è quello di preferire quelli di piccole dimensioni e con minore quantità di materia prima impiegata per la loro realizzazione. E, ovviamente, riutilizzandolo più volte.

A parte queste considerazioni, in ogni caso ognuno a proprio modo può allestire un albero green utilizzando piccoli accorgimenti. Ad esempio sarebbe opportuno, avendone le possibilità, di allestire l’albero nel proprio giardino, piantarlo e facendolo crescere per riutilizzarlo negli anni successivi. Qualora si decidesse per un albero naturale dentro casa, bisognerebbe evitare di coprirlo di neve artificiale. Le radici dovrebbero essere sempre tenute umide. L’albero dovrebbe essere collocato lontano da fonti di calore, in modo da poter essere piantumato dopo le feste. Altre accortezze, con un approccio rispettoso per la pianta, ci porterebbero all’utilizzo di luci a LED. Questa soluzione infatti consente di non riscaldare troppo evitando di danneggiare i tessuti vegetali della pianta. Le palline possono essere di vetro o di materiale riciclato e/o naturali. Si possono utilizzare nastrini o spago per appendere, con delicatezza, le decorazioni ai rami.

Alberi di Natale green e a chilometro zero

Un esempio di albero di Natale green è quello allestito con materiale riciclato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), presente nella sede di Roma, creato con i fogli delle carte geologiche .

albero di natale sostenibile - Albero di Natale ISPRA con carte geologiche. Credits: Maria Di Nezza
Albero di Natale ISPRA con carte geologiche. Crediti: Maria Di Nezza

Un altro esempio, originale ed ecosostenibile, è l’Albero della Felicità, soprannominato Albero delle merlettaie allestito ad Isernia in piazza X Settembre. È un albero alto 5.20 m, assemblato con più di 600 merletti a tombolo, realizzati nel corso del 2021 da 250 maestranze locali della città, con attività nei vicoli del centro storico .

albero di natale sostenibile - Albero della Felicità in merletto a tombolo in piazza X Settembre ad Isernia.
Albero della Felicità in merletto a tombolo in piazza X Settembre ad Isernia. Crediti, Andrea Zullo.

Ancora in Molise, a Trivento (CB), dal 2018 è stato allestito nella piazza principale del paese l’Albero a uncinetto, alto quasi 6 metri, realizzato in mattonelle quadrate di cotone (1300 in tutto) realizzate ad uncinetto da un gruppo di donne dai 10 ai 70 anni. E’ stato considerato l’albero più bello del 2018.

albero di natale sostenibile - Albero a uncinetto nella Piazzetta di via Roma a Trivento
Albero a uncinetto in Largo Porta Maggiore a Trivento

Anche a Modena quest’anno è stato allestito in piazza San Francesco, per la prima volta, l’Albero dei colori realizzato a uncinetto e con lana riciclata, pensato da 261 donne emiliane. Alto ben 12 metri per un totale di 3.257 quadri di lana 20×20 cm.

albero di natale sostenibile - Albero dei colori a uncinetto in piazza San Francesco a Modena. Credits: Elide Marchetti
Albero dei colori a uncinetto in piazza San Francesco a Modena. Crediti: Elide Marchetti

 


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