Il 10 aprile 1926 si alzava in volo da Ciampino il Dirigibile Norge con rotta verso Nord, per attraversare l’Europa, raggiungere le Svalbard e da lì partire per compiere il ‘Amundsen-Ellsworth-Nobile Transpolar Flight’, il primo sorvolo del Polo Nord.
Da dove nasce questa anomala squadra composta da un norvegese, un americano e un italiano?
Roal Amundsen
Nel 1926 Roald Amundsen era un esploratore polare ormai di fama internazionale. Nel 1906 aveva per primo attraversato il Passaggio a Nordovest e nel 1911 aveva conquistato il Polo Sud.
Un anno prima, nel 1925, aveva tentato di raggiungere il Polo Nord su due idrovolanti Dornier-Wal insieme, tra gli altri, a Lincoln Ellsworth che in questa spedizione aveva il doppio ruolo di navigatore e di finanziatore. Ma l’impresa non ebbe successo, furono costretti ad atterrare sul ghiaccio per un guasto ad uno dei due velivoli alla latitudine 87°43′ Nord. Il Polo rimaneva ancora un territorio sconosciuto e non mappato nelle carte geografiche.
Questo fallimento convinse Amundsen che il mezzo giusto per raggiungere il Polo Nord fosse un dirigibile, grazie alla sua capacità di effettuare grandi traversate senza richiedere rifornimenti. Ed è qui che il destino di Amundsen e Nobile si intrecciano.
Umberto Nobile
In quegli anni in Italia l’ingegnere e colonnello del Genio Aeronautico Umberto Nobile dirigeva lo Stabilimento militare di costruzioni aeronautiche a Roma ed aveva costruito il dirigibile N1. Fu proprio a questo modello che Amundsen pensò per ritentare il sorvolo del Polo Nord. Il finanziatore dell’impresa fu anche questa volta Lincoln Ellsworth.
Amundsen contattò il Governo italiano con due richieste: acquistare il dirigibile N1, e la partecipazione di Nobile alla spedizione come pilota. L’N1 venne ribattezzato “Norge”, un dirigibile destinato ad entrare nella storia.
Il viaggio
Il 10 aprile 1926 il Norge si sollevò dall’aeroporto di Ciampino e arrivò dopo diverse tappe in Europa alla base artica di NyÅlesund, Svalbard, il 7 maggio.
La spedizione partì l’11 maggio e nelle prime ore del mattino del 12 maggio, raggiunse il Polo Nord geografico dove vennero lanciate le tre bandiere, italiana, norvegese e americana.
La mattina del 13 maggio fu avvistata terra. Le 24 ore successive furono le più faticose dell’intero viaggio, la stanchezza e la mancanza di sonno si facevano sentire. La rotta dovette essere cambiata ripetutamente, e il 14, 72 ore dopo la partenza dalle Svalbard, il Norge atterrò sano e salvo a Teller, in Alaska, sotto gli occhi increduli di un piccolo gruppo di eschimesi.
Il contributo scientifico
Il contributo scientifico di questa spedizione fu di straordinaria importanza perché consentì di affermare che non esiste terraferma al Polo Nord. Nel 1911, infatti l’esperto di maree, Rollin A. Harris, dell’U.S. Coast and Geodetic Survey aveva ipotizzato l’esistenza di un continente sulla base delle osservazioni di marea allora disponibili sulle coste della Siberia e dell’Alaska. Il volo del Norge tolse ogni dubbio sul fatto che il polo è una distesa di oceano ghiacciato.
Quello che rimase a lungo invece fu il conflitto che si creò durante l’impresa tra Amundsen e Nobile, il quale si considerava un capo spedizione alla pari di Amundsen, sebbene il contratto firmato lo inquadrasse come capitano del dirigibile.
Tutti i dissapori svanirono quando due anni dopo, nel 1928, Amundsen non esitò a partire alla ricerca di Nobile e dei suoi compagni a bordo del Dirigibile Italia, disperso a nord delle Svalbard, con il quale Nobile aveva tentato una nuova spedizione artica. Nobile e alcuni compagni sopravvissuti furono salvati 48 giorni dopo. Amundsen, partito da Tromsø con il pilota Dietrichson a bordo di un Latham perse il contatto radio dopo poche ore e non arrivò mai alle Svalbard. Non è mai stato chiarito come Amundsen abbia incontrato la morte, ma ha chiuso la sua carriera nel tentativo di salvare un compagno esploratore.
Rai Cultura conserva una storica intervista di Gianni Bisiach a Umberto Nobile che può essere vista e ascoltata qui:
https://www.raicultura.it/storia/articoli/2019/03/Il-viaggio-del-dirigibile-Norge-f8e541b8-fcd4-44b0-926d-cd6ef2a627bd.html
a cura di Ingrid Hunstad