Nascita di Stephen Hawking


Immagine: Stephen Hawking con la figlia Lucy nel 50º anniversario della NASA (2008)

Stephen Hawking nacque l’8  gennaio 1942 esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei.

Hawking arrivò a Cambridge nel 1962 come studente di dottorato. La sua crescita scientifica fu tale da diventare, nel 1979, Professore di Matematica Lucasiano, una prestigiosa posizione ricoperta prima di lui, tra gli altri, da Isaac Newton nel 1669 e da Paul Dirac nel 1932.

All’inizio degli anni ’60, a soli ventuno anni, era malato di sclerosi amiotrofica laterale. In breve tempo, Hawking costretto all’uso della sedia a rotelle, comunicava attraverso una voce computerizzata. Nel 2009, si ritirò dal precedente incarico. Divenne così Direttore della Ricerca nel Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge fino alla sua morte. Nel 2007 fondò il Centro di Cosmologia Teorica della stessa Università.

È stato attivo scientificamente e nei media fino alla fine della sua vita.

Formulò il teorema secondo cui un universo in espansione debba avere la sua origine da una singolarità istantanea, il Big Bang. Nel 1971 proseguendo gli studi, suggerì che, in seguito al Big Bang, si potessero essere creati numerosi mini-buchi neri. Questi oggetti, aventi immensa massa e gravità, sono governati dalle leggi della relatività. Tuttavia i mini-buchi neri avendo minuscole dimensioni, sono soggetti anche alle leggi della meccanica quantistica.

Nel 1974 Hawking teorizzò che, in accordo con le previsioni della teoria quantistica, i buchi neri producano radiazione, nota oggi come radiazione di Hawking. Questa scoperta rivoluzionò la fisica teorica e stimolò gli sforzi per delineare le proprietà dei buchi neri. Ipotizzò l’entropia dei buchi neri e l’esista del cosiddetto punto di non ritorno. In conclusione l’attrazione gravitazionale di un buco nero è così forte da rendere ogni fuga impossibile. Queste scoperte hanno portato Hawking a formulare il paradosso dell’informazione. In altre parole illustra un conflitto fondamentale tra la meccanica quantistica e la nostra comprensione della fisica gravitazionale. 

Sebbene l’originalità e la genialità delle sue intuizioni siano comprensibili a pochi, il suo lavoro come divulgatore scientifico lo ha reso popolare al grade pubblico. Nel 1988 è pubblicato il primo saggio dal titolo “Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del Tempo”, seguito poi da “Buchi neri e universi neonati” e “L’Universo in un guscio di noce”.

Insieme alla figlia Lucy ha scritto una serie di libri per ragazzi, dal 2007 al 2018. E’ la saga del protagonista di nome George che viaggia nello spazio in cerca di avventure.

La sua determinazione nel combattere i limiti imposti dalla sua malattia è stato uno stimolo per le persone con disabilità in tutto il mondo.

Sul suo sito web Hawking scrisse: “Ho avuto una malattia dei motoneuroni praticamente per tutta la mia vita adulta. Eppure, non mi ha impedito di avere una famiglia e di avere successo nel mio lavoro. Sono stato fortunato perché la mia condizione è progredita più lentamente di quanto spesso accade. Ma dimostra che non bisogna perdere la speranza”.

a cura di Ingrid Hunstad