Polvere di stelle: le Liridi

Ogni anno, ad aprile, dalla costellazione della Lyra, parte una pioggia di stelle cadenti. Gli appassionati osservatori del fenomeno, oltre che gli addetti ai lavori, scrutano il cielo nella speranza che si ripeta con la sorprendente brillantezza che si è ebbe nell’Aprile del 1803.

liridi

L’origine delle Liridi

Le Liridi sono frammenti di detriti spaziali appartenenti alla scia che la cometa C/1861 G1 ha lasciato lungo la propria orbita . La cometa fu individuata il 5 Aprile 1861 da A.E.Thatcher e ha un periodo orbitale maggiore di 200 anni. Si chiamano Lyridi perché appaiono nel punto del cielo nella costellazione della Lyra. Più precisamente sembrano provenire da VEGA, la stella più luminosa della costellazione.

La pioggia di meteoriti delle Liridi è meno famosa di altre più conosciute come ad esempio le Perseidi che invece si osservano ad Agosto. Il motivo è la minore intensità e durata del fenomeno.

Le Liridi sono uno dei più antichi sciami meteorici a noi noti. Una delle prime osservazioni risale al 687 a.C. registrata in Cina. Gli avvistamenti di questo sciame coprono quindi un periodo di circa 2700 anni.

Perché vediamo le stelle cadenti?

Nel suo giro attorno al Sole, la Terra attraversa diverse scie di detriti lasciati dalle comete al loro passaggio. La cometa continua il suo cammino mentre i frammenti e le polveri rimangono li dove sono stati lasciati. Quando entrano in contatto con la nostra atmosfera (in particolare nella mesosfera) si vaporizzano creando scie infuocate nei nostri cieli, ovvero le meteore comunemente dette stelle cadenti.

Per vedere le stelle cadenti, è utile orientarsi nel cielo notturno e individuare il cosiddetto radiante, il punto dal quale sembrano provenire le meteore. Il nome associato allo sciame meteorico è infatti legato alla costellazione in cui si trova il radiante. In questo caso le meteore di C/1861 G1, le Liridi, appaiono nel cielo dove si trova la costellazione della Lyra.

Il passaggio delle Liridi per il 2023 è previsto tra la sera del 21 fino al 22 Aprile. Lo sciame sarà maggiormente visibile tra il 22 e 23 Aprile, con il picco di avvistamento previsto per le 1:06 UTC del giorno 23 Aprile.


a cura di Laura Alfonsi