Il 6 novembre 1935 l’ingegnere statunitense Edwin Howard Armstrong presentò alla sezione di New York dell’Institute of Radio Engineers il primo articolo sulla radio FM, pubblicato poi l’anno successivo su Proceedings of the IRE “A Method of Reducing Disturbances in Radio Signaling by a System of Frequency Modulation” (Un Metodo per Ridurre i Disturbi nelle Comunicazioni Radio tramite un Sistema di Modulazione in Frequenza).
Questo articolo è strettamente associato al lavoro pionieristico di Amstrong sulla modulazione in frequenza (FM) e rappresenta una pietra miliare nell’evoluzione della tecnologia delle comunicazioni radiofoniche.
Nell’articolo l’autore spiega il funzionamento del sistema FM, in cui il segnale audio viene modulato in frequenza prima di essere trasmesso. Questa tecnica ha il vantaggio, rispetto alla modulazione di ampiezza (AM) che era all’epoca il metodo predominante per la trasmissione radiofonica, di avere una maggiore resistenza alle interferenze e alla statica atmosferica, migliorando significativamente la qualità del segnale radio.
L’articolo di Armstrong aprì la strada allo sviluppo delle trasmissioni radio FM oggi ampiamente utilizzate in tutto il mondo.
Tuttavia, la sua invenzione non fu inizialmente adottata dalle emittenti AM, che avevano il controllo dell’industria radiofonica all’epoca. Armstrong dovette lottare per far riconoscere e diffondere la sua tecnologia FM. In particolare la Radio Corporation of America (RCA), un’importante azienda nel settore delle comunicazioni, cercò addirittura di sfruttare la tecnologia FM senza riconoscere il suo contributo. Questo portò a una lunga e costosa battaglia legale tra Armstrong e RCA, che ebbe un impatto significativo sulla sua vita e la sua salute mentale. A causa delle sfide personali e legali legate alla sua battaglia con RCA, il 31 gennaio 1954, si suicidò saltando dalla finestra del suo appartamento a New York City.
Nonostante tutte le difficoltà, Armstrong ricevette diversi premi e riconoscimenti per le sue invenzioni, tra cui il Premio Nobel per la Fisica postumo nel 1971, assegnato proprio per il suo contributo allo sviluppo della tecnologia FM.
a cura di Lili Cafarella