Vietato perdere la bussola!

di Chiara Caricchi

In questi caldi giorni di estate vi immaginiamo in vacanza al mare come in montagna, su una nave o in macchina cercando di orientarvi per raggiungere le vostre destinazioni.

Di fronte ad una nuova via, una nuova strada da percorrere spesso diciamo “non riesco ad orientami” oppure sentiamo chiederci “ti riesci ad orientare?”

Ma che significa orientarsi? da che cosa viene questo termine?

Orientarsi significa definire la propria posizione relativa rispetto a dei punti di riferimento, in generale i punti cardinali Nord, Sud, Est, Ovest.

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Rosa dei venti

Ci possiamo orientare con il sole, le stelle ma anche con il magnetismo terrestre!

Ed è proprio con il magnetismo terrestre che entra in gioco uno strumento molto importante che ha cambiato le sorti dei navigatori/esploratori in passato: la bussola.

La bussola consente di individuare la direzione del nord magnetico, indicato dalla punta di un ago libero di ruotare su di un piano, sotto l’azione del campo magnetico terrestre.

La direzione segnata dalla bussola pero’ non indica esattamente il Nord geografico, che è fiverso dal Nord magnetico, ma deve essere corretta di un angolo, la declinazione magnetica, che varia da luogo a luogo e che muta nel tempo. Per saperne di più vi consigliamo la lettura del post Chi ha paura di andare al nord? e FAQs

Ma quando è stata inventata la bussola? Come ci si è accorti che qualcosa in natura potesse orientarsi verso il nord magnetico?

Nel VI secolo a.C. nell’antica Grecia il filosofo Talete di Mileto mise in luce l’esistenza di alcune rocce che avevano come proprietà quella di attrarsi o respingersi tra di loro.

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Talete da Mileto (Foto da Wikipedia)

Queste rocce vennero ritrovate in una regione della Tessaglia, la Magnesia da cui appunto trova la sua origine il termine Magnetismo.

Ad oggi noi sappiamo che queste proprietà di repulsione ed attrazione delle rocce è legato alla quantità di un particolare minerale chiamato magnetite (Vedi FAQs).

Molti testi sia greci che romani riportano dei riferimenti alle proprietà della magnetite ma nessuno fa riferimento alla capacità naturale di orientarsi nello spazio. Per questa scoperta dobbiamo spostarci in Oriente nel III secolo a.C.

I cinesi infatti eseguirono degli esperimenti con strumenti a forma di cucchiaio costituiti da magnetite che posti su una superficie levigata lasciandoli liberi di muoversi nello spazio, si arrestavano sempre nella stessa direzione, quella nord-sud. Con questi esperimenti in pratica si costruì la prima bussola magnetica.

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Bussola Magnetica primitiva inventata dai cinesi (foto da Wikipedia)

Si può quindi attribuire ai cinesi la scoperta delle proprietà di orientamento nello spazio della magnetite e la nascita della bussola. Questo è stato anche confermato dal ritrovamento di testi, risalenti al XII secolo d.C., di Shen Kuo, famoso scienziato e uomo di stato della dinastia Song, dove è riportata la descrizione dell’uso di aghi magnetici nella navigazione.

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Shen Kuo, famoso scienziato e uomo di stato della dinastia Song, ( foto da Wikipedia)

La prima testimonianza in Europa dell’uso per l’orientamento della bussola, arrivata tramite gli arabi, risale al 1190 d.C. L’inglese Alexander Neckam nel suo testo De nominibus utensilium ne descrive una molto primitiva che di poneva in rotazione sino ad arrestarsi in una posizione fissa ad indicare il nord.

Da quando questo prezioso strumento arrivo’ in Europa, si diffuse molto rapidamente. In tempi brevi ne entrarono in possesso sia i grandi navigatori di allora che i marinai di piccole imbarcazioni. Fino a quel momento come riferimento per la navigazione si era usata la posizione del sole durante il giorno e quella delle stelle durante la notte. Immaginate quanto potesse essere complicato orientarsi in giornate nuvolose o con molta nebbia, quando la visibilità era estremamente ridotta! La bussola rivoluzionò il commercio e l’esplorazione perché con essa i navigatori riuscivano a spingersi oltre la navigazione a vista riuscendo ad allontanarsi dalla costa senza troppo temere le condizioni climatiche avverse.

Nel corso della storia la bussola è stata molto importante per i navigatori e lo è tutt’ora. Nonostante l’utilizzo dei moderni satelliti la bussola a bordo di una nave è sempre presente.

La bussola però non è indispensabile solo per i navigatori, ma per chiunque voglia definire la posizione di ogni singolo oggetto sulla terra: da una montagna, ad un palazzo fino a noi stessi.

È fondamentale avere sempre una bussola a disposizione per orientarsi durante in una gita in montagna per esempio.

E’ anche uno strumento molto importante per diverse figure professionali tra cui quella del Geologo.

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Bussola da geologo che permette di misurare la disposizione di corpi rocciosi nello spazio, ossia la loro giacitura.

Grazie ad essa infatti si possono determinare le giaciture (ovvero la disposizione nello spazio dei corpi rocciosi affioranti in superficie) e ricostruire così le loro geometrie.

Le giaciture degli strati vengono indicate con dei simboli convenzionali e riportati su carte geologiche aiutando a capire e ricostruire l’assetto degli strati affioranti in superficie e le loro relazioni.

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Carta Geologica di Roma (scala 1:50000)

Conoscere le geometrie dei corpi roccia è importante per varie finalità come ad esempio la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi, oppure di falde acquifere.

E voi? Avete con voi la vostra bussola?


In copertina foto di Stux