Le stazioni per il monitoraggio ionosferico in Artide

di Ingrid Hunstad

Nel mese di gennaio 2020 è stato eseguito un aggiornamento alla strumentazione di uno dei punti di monitoraggio della ionosfera in area polare. Il punto di osservazione in questione è quello situato a Longyearbyen, alle isole Svalbard in Norvegia.

Il sistema di misura è costituito da un ricevitore GNSS che riceve i segnali dai satelliti GPS (USA), GALILEO (Europei), GLONASS (Russi), BEIDOU (cinese). Lo scopo è quello di registrare le variazioni che avvengono nella ionosfera (la parte di atmosfera alle quote comprese dai 50 km in su dalla superficie terrestre) dovute all’interazione con il sole.

Strumentazione di base per il monitoraggio della ionosfera in area polare: a destra il ricevitore GNSS, lo strumento che riceve i segnali dai satelliti, al centro il mini computer industriale che riceve i dati dal ricevitore, lì elabora e li mette in memoria. In giallo l’hard disk che conserva i dati per un anno intero.
antenna
Antenna del sistema di monitoraggio ionosferico

Le tempeste solari sono perturbazioni che disturbano lo spazio interplanetario e che si propagano fino al nostro pianeta. Gli effetti di questa interazione possono essere importanti tanto da condizionare le attività umane.

Le zone polari sono un punto strategico per questo tipo di osservazioni, poiché si trovano in una zona dove l’interazione con il sole è diretta.

A Longyerbyen c’è la terza stazione di osservazione gestita dall’INGV in zona Artica insieme ad altre due a NyÅlesund. Nel video che segue una illustrazione della strumentazione aggiornata.

La rete di monitoraggio INGV

L’INGV è da molti anni in prima linea a livello internazionale per lo studio e la previsione degli effetti delle tempeste solari sulla parte più alta dell’atmosfera terrestre che, esposta ai fenomeni di disturbo solari, può diventare un ostacolo alla chiara ricezione dei segnali GNSS a terra.

L’INGV ha installato il suo primo ricevitore nel settembre del 2003, dedicato agli studi delle condizioni ionosferiche e i segnali GNSS, a NyÅlesund, alle isole Svalbard (Norvegia). A questo ha fatto seguito l’installazione di altre due stazioni di osservazione a Longyearbyen nel 2000.

La rete di osservazioni per il monitoraggio ionosferico in area polare si completa con le stazioni installate in Antartide.

I dati raccolti vengono memorizzati su un hard disk mentre i files piu piccoli vengono inviati attraverso internet al nostro database a Roma.

Scopri di più da INGVambiente

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading