Eppur si muove!

Nasce oggi, il 15 febbraio del 1564, uno dei personaggio più illustri della storia della Scienza.

Fino a circa 450 anni fa infatti, la ricerca e l’esperimento scientifico erano del tutto  sconosciuti. Gli scienziati di allora non attribuivano alla ricerca e all’esperimento alcun valore. Tutto ciò che era oggetto di apprendimento e conoscenza e quindi il sapere era racchiuso in pochi libri. Questi libri enunciavano tutte le leggi fisiche che regolano l’Universo. Quindi un esperimento era considerato poco rilevante perché non apportava nessuna nuova conoscenza al sapere.

Finché nei primi anni della Rivoluzione Scientifica (1534-1687) comparve a Pisa Galileo Galilei.

Galileo è stato il primo a battersi per fare diventare l’esperimento scientifico il fondamento della scienza. Soprattutto fu il primo nell’applicazione del metodo sperimentale basato prima sull’osservazione, seguito da un esperimento. In tal modo il fenomeno che vuole essere studiato possa essere riprodotto. L’esperimento ha lo scopo quindi di convalidare o confutare l’ipotesi che l’uomo ha formulato. Mentre l’ipotesi ha lo scopo di spiegare i meccanismi alla base di quel particolare fenomeno. Da quel momento in poi la scienza non si sarebbe accontentata di spiegare i fenomeni naturali attraverso il sapere tradizionale o con calcoli teorici. Al contrario il sapere era basato su tentativi e/o esperimenti.

Tra i principali contributi da lui apportati in ambito scientifico, ricordiamo alcune fondamentali scoperte di fisica. Galileo, con gli studi sul pendolo, passò alla storia poiché dimostrò che la Terra ruota intorno al suo asse. Soprattutto le prime scoperte astronomiche realizzate grazie ad un nuovo strumento da lui ideato, il cannocchiale.

Tra le principali:

1) Luna – L’esistenza di rilievi sulla superficie lunare e la misura delle loro altezze con la lunghezza delle ombre. Nella cosmologia aristotelica i corpi celesti erano perfetti e pertanto non potevano avere irregolarità.

2) Le fasi di Venere – Venere ruotando intorno al Sole appare illuminato a fasi alterne come la Luna intorno alla Terra. Le fasi di Venere erano una prova che un astro celeste non ruotava direttamente intorno alla Terra, come era inteso dal sistema tolemaico. Bensì Venere ruota attorno al Sole, come previsto dal sistema copernicano.

3) I Satelliti di Giove – Scoprì i quattro principali satelliti di Giove, Io, Europa, Ganimede e Callisto. Per diverse settimane osservando Giove nel suo moto attraverso il cielo, quattro “stelline” cambiavano però posizione sia tra loro che rispetto al pianeta. Nel 1610 arrivò alla conclusione che si trattavano di quattro lune. Giove e i sui satelliti erano un sistema copernicano in miniatura. Questa fu una scoperta fondamentale per la conferma della Teoria Copernicana. In conclusione non come affermava la cosmologia tolemaica che il centro del moto fosse la Terra e intorno ad essa ruotavano tutti i corpi celesti.

4) Intravede gli Anelli di Saturno – Nel 1610 continua ad osservare il cielo con la speranza di fare nuove scoperte. Il cannocchiale non essendo troppo potente non poteva chiaramente distinguere gli anelli di Saturno. Chiamerà così “Saturno tricorporeo” in quanto sembrava avesse uno strano aspetto con dei rigonfiamenti. Solo successivamente Huygens nel 1659 spiegò gli anelli di Saturno. Anche questa osservazione andava contro la cosmologia tolemaica secondo cui i corpi celesti fossero sferici e perfetti.

5) Via Lattea – Scoprì che la Via Lattea era un ammasso di tante stelle.

6) Macchie solari – «Fenomeni nuovi e pressoché incredibili» presso il Sole. Sebbene i cinesi osservarono per la prima volta le macchie solari nel 28 a.C. , lo studio sistematico iniziò con Galileo. Anche questa prova era a sfavore della teoria tolemaica. I seguaci del filosofo greco attribuirono alla scoperta delle macchie solari quale prova evidente del non funzionamento del cannocchiale di Galileo.

Tali scoperte basate sull’osservazione portarono Galileo a smantellare il sistema tolemaico-aristotelico dell’Universo dove la Terra era al suo centro e i corpi celesti perfetti.

Galileo inaugurò quindi il metodo scientifico moderno e alla adozione della matematica come linguaggio di comunicazione della scienza.

Alcune delle opere di Galileo erano messe al bando e la vendita proibita dalla Chiesa. “Eppur si muove” sarebbe l’affermazione pronunciata da Galileo Galilei al tribunale dell’Inquisizione al termine della sua abiura dell’eliocentrismo. Ossia “tuttavia si muove“, intendendo la Terra!

a cura di Maria Di Nezza